In una chiesa sconsacrata si tiene una prova d'orchestra che non va bene. Il direttore strapazza gli orchestrali. Pausa. Quando il maestro torna in sala, è scoppiato il Sessantotto: urla, berci, slogan contro il potere e le istituzioni, scritte eversive finché un'enorme palla d'acciaio sfonda un muro tra polvere e detriti. Laceri e impauriti, gli orchestrali ricominciano la prova, guidati dal direttore che ora parla in tedesco....

Apologo estetico? Parabola etica e civile? Allegoria politica sulla società italiana? Il film si prestò a queste e ad altre interpretazioni. Forse sarebbe meglio abbandonarsi al piacere del testo. Nastro d'argento alla musica (Nino Rota, alla memoria). Ispirò l'opera omonima di Giorgio Battistelli (prima mondiale a Strasburgo il 25.11.1995, prima italiana al Teatro dell'Opera di Roma nel marzo 2001).